La storia del comune di Gradoli, residenza di pregio dei Farnese
Come tipico di molti paesi del bacino di Bolsena, Gradoli ha origini antiche, probabilmente risalenti al periodo etrusco ed alla dominazione delle città di Visentum e Civita di Grotte di Castro sulla zona.
Ufficialmente fu fondata nel Medioevo, quando fu costruito un castello fortificato arroccato sul monte, al quale era possibile accedere esclusivamente attraverso un “gradus”, cioè una scala ripidissima e stretta.
Da qui probabilmente il nome del paese.
Prima del periodo rinascimentale, il comune di Gradoli fu dominato, fra aspri conflitti, dalla Santa Sede e da Orvieto.
La stabilità economica e lo splendore arrivarono solo con il governo dei Farnese, che costruirono lo straordinario palazzo ancora visitabile nel centro.
Gradoli non è nota solo per la sua storia antica, ma è anche al centro delle più recenti cronache italiane.
Il paese fu infatti segnalato come possibile luogo di prigionia del segretario politico e presidente del consiglio nazionale della Democrazia Cristiana Aldo Moro, durante il suo sequestro ad opera delle Brigate Rosse.
Gradoli fu luogo di un blitz della polizia dopo la segnalazione, ma il segretario non venne ritrovato in paese.
La storia resta comunque impressa negli abitanti e accresce il fascino storico di questo comune viterbese.