Capodimonte è un paese originatosi in maniera stabile nel 1102, quando divenne ufficialmente parrocchia
Le sue origini reali risalgono però a molto prima; al periodo più remoto della storia etrusca.
Lo dimostrano i numerosissimi resti archeologici rinvenuti in zona e nella necropoli dell’antica Visentum, oggi ammirabili nei maggiori musei del lazio, anche quelli della capitale.
Il paese ha una storia travagliata di dominazioni multiple.
Fu distrutto dai Longobardi nel VIII sec. d.C. Ricostruito, fu governato per pochi anni dai signori prima della vicina Bisenzio, poi dagli orvietani.
Per più tempo fu uno dei possedimenti preferiti dei Farnese, che lasciarono a Capodimonte una serie di opere architettoniche ed artistiche di ottimo valore.
Fra queste la famosa Rocca Farnese, a pianta ottagonale, oggi meta turistica di pregio.
Il paese divenne libero dal controllo delle famiglie nobili e della chiesa solo con l’Unità d’Italia, nel 1870.
Oggi è principalmente un centro turistico che racconta la propria storia per lo più attraverso le festività sacre. Vengono ancora celebrate alla vecchia maniera, con falò, processioni celebrative, messe e le coloratissime infiorate.
In passato Capodimonte è stato anche un fiorente centro di pesca professionale, attualmente abbandonata in loco e trasferitasi solo nella vicina cittadina di Marta.